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Il 9
incursori a.s.d (associazione sportiva dilettantistica) è una
associazione senza scopo di lucro, regolarmente costituita a Roma e che pratica e
promuove il soft air.
Si incomincia fin dal 1997 in uno dei club precursori del soft air
Laziale, ma dopo l'implosione dello stesso ed altre esperienze, nel 2005, grazie all’amicizia e l’impegno dei tre soci fondatori,
essi decidono di costituire una
propria a.s.d. improntata su una visione più dinamica e più
agonistica di questa
disciplina orientata verso il realismo e la simulazione; un’
associazione che potesse prendere parte a tutti gli eventi più
avvincenti presenti sul territorio nazionale ed estero e promuovere il
soft air nella sua accezione più sportiva.
Ad oggi il 9°incursori annovera oltre cinquanta iscritti ed offre la
possibilità di praticare il soft air a diversi livelli in base alle
esigenze, volontà e passione del singolo associato. Ci si può
distinguere dalla semplice attività ludico/sportiva domenicale che non
necessita di conoscenze teoriche e/o tecniche particolari ed equipaggiamenti
di costo elevato, sino alla possibilità, laddove l’associato manifesti
dedizione e passione per questo sport, di prendere parte nelle squadre
agonistiche che sono presenti al suo interno.
Chi entra nel 9°incursori a.s.d. aderisce, oltre che ad un club, ad una
fratellanza di persone che condividono la stessa passione. Spesso questa
amicizia non si esaurisce o si finalizza esclusivamente alla pratica sul
campo, ma continua e si dirama anche in altre attività in ambito
sociale, ricreativo e lavorativo.
Principalmente il Club ha un profondo rispetto per l’ambiente e
s’impegna costantemente a mantenere pulito il territorio dove svolge la
propria attività. Durante le sessioni di gioco è rigorosamente
obbligatorio l’utilizzo di pallini biodegradabili e mantenere un
comportamento rispettoso verso i luoghi e le persone ospitanti
l’attività ludico/sportiva.
Il 9°incursori a.s.d., inoltre, ha ottimi rapporti con le forze
dell’ordine, con esse, durante la sua attività, collabora nel
controllare delle porzioni di territorio che, a volte, potrebbero
risultare da loro irraggiungibili con mezzi ordinari segnalando,
tempestivamente, qualsiasi circostanza o persona che potrebbe minare la
tranquillità di quei luoghi.
.....divertimento, esercizio fisico ed emozioni sono garantiti
!!!
-> Iscrizioni ed Info
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Nella pratica del softair non esistono solo le gare tra
amici praticate nel campetto vicino casa, ma si arriva
addirittura a tornei agonistici nazionali ed internazionali
i quali hanno una durata di almeno 4 ore fino alle 72 ore,
con impiego di Jeep, gommoni ed elicotteri. E’ il cosiddetto softair agonistico o hard softair a cui noi partecipiamo con
varie squadre.
Se l’ interesse è limitato al passare una domenica in
compagnia trovate certamente nel club molti elementi
disposti a condividere con voi quest’esperienza comunque
divertente. Se invece desiderate alzare la mira ed entrare a
far parte dei "gruppi d’elite", dovrete seguire un percorso
più lungo ed essere disposti ad impegno sia fisico che
monetario maggiore.
Per partecipare a tali tornei si deve essere quindi disposti
a dedicare un fine settimana a quest’attività, a compiere
viaggi a volte anche abbastanza lunghi (spesso svegliandosi
la mattina all'alba) e a spendere cifre non proprio
trascurabili (benzina, iscrizione, ecc) oltre a dotarsi
dell’attrezzatura indispensabile.
Per prima cosa per poter partecipare a un torneo gli
operatori devono indossare una mimetica di buon livello
dello stesso tipo (Marpat, Vegetata, Multicam, ecc), inoltre
devono avere una certa prestanza fisica dato che spesso si
devono percorrere diversi chilometri con forti dislivelli ed
in tempi prestabiliti. Ci si dovrà dotare almeno di
uno zaino e del materiale per il bivacco.
Riassumendo, se mirate a intraprendere una carriera
agonistica e a formare e difendere il vostro nome così da
entrare e ad avere un ruolo rilevante all’interno dell’ club
vi consigliamo di seguire le seguenti specifiche e consigli:
E’ necessario cercare di creare un certo affiatamento e
sfruttare l’esperienza accumulata nei tornei precedenti,
quindi anche nelle giocate domenicali bisogna allenarsi in
previsione dei prossimi tornei, noi poi organizziamo delle
giocate proprio in previsione dei tornei.
Corsa, resistenza, marce zavorrate: è sconsigliabile
prendere parte a un torneo impegnativo (per la tempistica e
la conformazione del territorio) senza un adeguato
allenamento, si rischiano crampi, malori e incidenti dovuti
alla stanchezza.
La Preparazione tecnica: pattugliamento, formazione
pattuglia (avanguardia, cartografo, capopattuglia,
retroguardia), movimento, ecc
- Imboscata mimetismo, attesa, uso delle radio,
coordinazione di fuoco
- Assalto divisione team in due squadre, uso della radio,
tecniche di copertura, fuoco di saturazione, movimento
tattico, uso di gesti nella comunicazione
- Ripiegamento RAI (reazione automatica immediata),
movimento rapido di ripiegamento, fuoco di copertura
- Irruzione in urban/bunker tecniche di irruzione,
movimento e copertura in coppia
- fast rope (discesa in corda) discesa in corda doppia,
tecniche sui nodi
- Orientamento GPS, cartografia, uso della bussola
- Movimento in condizioni avverse notturna, pioggia, rovi,
passaggi difficoltosi
Il coordinamento, questa è l’ultima e la più importante
parte dell’iter addestrativo. Il team agonistico deve
diventare un unico spirito che agisce in modo rapido, veloce
ed efficiente.
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Da chi si prende il nome...
by
www.colmoschin.it
Il
9º Reggimento d'Assalto Paracadutisti "Col Moschin" è
comunemente chiamato il Nono. Il Reggimento Col Moschin
appartiene alla Brigata Paracadutisti Folgore e tiene in
custodia la bandiera del X Reggimento Arditi, del quale ha
ereditato l'anno di costituzione (1918) e le mostrine
(fiamme nere), riadottate nel 2006.
Dal 1995, nel quadro di ristrutturazione dell'Esercito
Italiano, è passato da Battaglione a Reggimento.
La base centrale del Reggimento è a Livorno presso la
caserma "Vannucci". Esiste anche un centro di addestramento,
denominato Base Addestramento Incursori (BAI) a Pisa,
situato nel parco regionale di San Rossore (ex tenuta
presidenziale) vicino alla foce del fiume Arno, che viene
utilizzato per le attività anfibie e subacquee del
reggimento.
Storia
Prima guerra mondiale La storia del Reggimento può essere
associata a quella di alcune unità di Arditi della Prima
guerra mondiale, quale il IX Reparto d'Assalto. Gli arditi
si imposero sulla scena militare, guadagnandosi una fama
impressionante grazie ai loro atti di eroismo e per la
violenza delle loro azioni. Gli arditi erano specialisti
degli assalti con lancio di bombe a mano e con combattimenti
all'arma bianca nelle trincee nemiche. Il IX Reparto, in
particolare, si distinse sul monte Grappa, dove fu
protagonista della riconquista di alcune posizioni
austriache sul Col Moschin, sul Col della Berretta e sull'Asolone.
Seconda guerra mondiale Il 20 luglio 1942 si costituisce a
Santa Severa un Reggimento Arditi che pochi mesi dopo viene
denominato X Reggimento Arditi. Il reparto, con mostrina
dalle fiamme azzurre, opera alle dipendenze dell'Ufficio
Operazioni dello Stato Maggiore. Impiegato in operazioni
dietro le linee nemiche in Tunisia, Algeria, e nella Sicilia
liberata dagli Alleati, cessa di esistere l'8 settembre del
1943. Il I battaglione dislocato in Sardegna, si riordina
nel 1944 in IX Reparto d'Assalto e partecipa alla Guerra di
Liberazione, inquadrato nel Gruppo di Combattimento
"Legnano".
Dopoguerra Smobilitato nel 1946, viene ricostituito come
compagnia presso la Scuola di Fanteria a Cesano nel 1953, ed
un anno dopo diviene Reparto Sabotatori Paracadutisti.
Assegnato alla scuola di paracadutismo di Pisa nel 1957,
diviene Battaglione Sabotatori Paracadutisti il 25 settembre
1961. Segue quindi le sorti della rinata Folgore, e nel 1975
assume la denominazione di 9º Battaglione d'Assalto
Paracadutisti "Col Moschin".
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