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Il
Bravo Team Joint Operation ha schierato un team misto, costituito da
un’aliquota di operatori 9° incursori e altri dei Band of Brothers.
Ritirato un plico contenente preziose informazioni e dopo aver
fugato ogni dubbio sul regolamento grazie al gentilissimo Lupo, ci
infiltriamo alle ore 11.00 am (1 ora di ritardo a causa di qualche
problema tecnico dovuto alle ASG). Piove a dirotto e fa freddo, ma
in poco tempo raggiungiamo l’HQ da bombardare, posto in prossimità
di una radura. Vari Tango pattugliano la zona rendendo impossibile
qualsiasi manovra di avvicinamento atta a rilevare le coordinate con
il GPS. Così, l’ottimo Kuio, comincia le rilevazioni con il
telemetro laser, carta e bussola per meglio determinare le
coordinate dell’HQ, le stesse che avremmo dovuto comunicare
all’organizzazione via radio per dare il via al bombardamento aereo.
Silenziosi ci portiamo sulla cima di due colline per determinare con
poco scarto l’esatta posizione dell’obbiettivo. Kuio ha le
coordinate ed è pronto a comunicarle tramite radio, ma per conferma
preferiamo effettuare un ulteriore rilevamento. Sganciamo Virus e
Sephirot che strisciando riescono ad arrivare a 120 mt dall’HQ,
stabilendo così una testa di ponte che informi la squadra in merito
ai movimenti della controinterdizione e che consenta a Kuio di
avanzare in sicurezza. Dopo un veloce lavoro cartografico e rilevati
gli ultimi dati, si è pronti per ripiegare. Purtroppo le sentinelle
di ronda si avvicinano minacciosamente e ogni manovra evasiva viene
congelata. Io Barak e Charlie usciamo dal bosco a circa 200 mt dall’HQ
facendo di tutto per attirare l’attenzione delle sentinelle ormai
giunte a 15 mt dai nostri compagni, coperti da un cespuglio alto non
più di un metro. Finalmente l’attenzione dei tango si sposta verso
la nostra direzione, permettendo a Kuio, Virus e Sephirot di sparire
nel bosco, cosa che facciamo prontamente anche noi. Coordinate dell’HQ
comunicate all’organizzazione, davvero suggestivo vedere le alte
volute di fumo rosso innalzarsi verso il cielo plumbeo.
Bombardamento riuscito!
Il prossimo obj consiste nel ricognire due casali e scattare foto
inequivocabili circa la presenza di armi. Scegliamo quindi di
dividerci in due brick per ottimizzare i tempi, quindi Barak
Sephirot e Kuio si dirigono verso un piccolo casale bianco posto al
centro di una radura e circondato da colline, io, Charlie e Virus,
raggiungiamo una struttura fatiscente presidiata da due ostili che
non accennano a spostarsi di un metro. Rimaniamo più di mezzora in
osservazione nella speranza che il presidio venga abbandonato, ma
nulla, decidiamo quindi di attaccare nonostante questo comporti una
piccola penalità (dato che la ricognizione sarebbe dovuta avvenire
in modalità stealth). Accerchiamo gli avversari e apriamo il fuoco
simultaneamente, ciò basta per eliminarli. Scattate le foto
all’interno della struttura, ci dirigiamo verso il piccolo edificio
bianco che già stavano ricognendo i nostri compagni. Arrivati in
loco troviamo solamente Barak, dato che Sephirot e Kuio si erano
appena diretti al rendezvous con lo spotter per effettuare la prova
sniper. Abbiamo già tutto quello che ci serve, infatti Kuio è
riuscito a girare un video sia degli armamenti che degli apparati di
comunicazione nemici.
Video Kuio:
http://www.youtube.com/watch?v=OyD64s-Qxqo
Non rimane che attendere il suo ritorno dopo l’eliminazione di
Zurckey, ma... non ci lasciamo sfuggire l’occasione di conseguire
nuovamente l’obiettivo mediante altre modalità. Barak appostato su
una collina fa da spotter, descrivendo minuziosamente i movimenti
delle due sentinelle di ronda nei pressi della struttura. In effetti
non si allontanano molto e l’avvicinamento è più difficile del
previsto. Con Charlie e Virus ci muoviamo in base alle indicazioni
forniteci via radio da Barak, che con l’ausilio dello spotting scope
riesce a non perdere di vista gli ostili. Per accellerare le
comunicazioni radio abbiamo sostituito i nostri nickname con numeri,
scanditi dallo spotter: muove uno - due stand by. Muove due a
sinistra - tre stand by. Muove tre cespuglio ore 10.00, ostili 40
metri lato nord edificio, in avvicinamento, strisciando su un
terreno che definirlo fangoso sarebbe un eufemismo, riusciamo ad
arrivare in 18 minuti all’obj. Le sentinelle sono a 40-45 metri
circa di distanza dalla struttura e, accortesi della nostra
presenza, cominciano ad avvicinarsi minacciose; scatto due foto, RAI
difensiva e via... Avevamo concordato preventivamente con il resto
del team che ogni manovra difensiva dovesse avere la funzione di
tenere lontani gli avversari, infatti colpirne uno avrebbe procurato
penalità, a prescindere dall’esito dell’ingaggio.
Video Recon dello spotter
http://www.youtube.com/watch?v=lOfQr0um5hA
Una volta riuniti con Kuio e Sephirot apprendiamo che l’uccisione di
Zurckey tramite tiro sniper è riuscita alla perfezione; segue
debriefing di Kuio:
- Lasciata la zona della ricognizione, arriviamo con un’ora di
anticipo nel luogo per il rendezvous con lo spotter, decidiamo
quindi di rimanere occultati fino al momento dell’incontro.
Giunta l’ora, mi reco dallo spotter per il briefing dell’imminente
missione: di li a poco passerà il generale Zurkey insieme alla sua
scorta e dovrò eliminarlo con un tiro di precisione.
Lo spotter mi fa strada sino alla posizione di tiro; mi apposto in
cima ad un costone al di sotto del quale è presente una carrabile
sulla quale passerà il generale.
Dopo una breve attesa, lo spotter comunica: "Ostili in avvicinamento
da ovest, il tuo bersaglio è quello con tunica e Kefia".
Gli ostili si avvicinano sempre di più sino ad arrivare a tiro; ad
un certo punto lo spotter dà il segnale…”fuoco quando pronto”…Zurkey
è a 20mt di distanza, perfettamente inquadrato nel centro della mia
ottica.
Apro il fuoco colpendo in pieno l’obiettivo; il beduino si accascia.
Lo spotter inizia a fare fuoco per coprire la mia ritirata mentre mi
esorta a sganciarmi.
Sfruttando la sua copertura, come da pianificazione, raggiungo il
rallypoint con Sephirot.
Il tempo di bere un sorso d’acqua, smaltire il fiatone, e siamo di
nuovo in marcia.
Contattato Diomede via radio, determiniamo un rally point dove
ricongiungeci per proseguire la missione -
Terminata la prova sniper attacchiamo in cinque il campo Taliban1,
mentre Barak è al rendezvous con gli agenti infiltrati che
forniranno preziose informazioni. Il campo Taliban1 cade dopo
qualche minuto e, grazie ai visori e le torce IR, riusciamo a
stanare anche un ultimo ostile ben asserragliato dentro al bunker.
Nello stesso arco temporale Barak consegue la sua missione di
recupero informazioni e, ricongiuntici su un RP, proseguiamo la
marcia.
Video Marcia Notturna:
http://www.youtube.com/watch?v=jW9gDnL24q4
Arriviamo in prossimità del secondo campo Taliban alle 10.30pm;
dovremo attendere fino all’ 1.00am per poterlo attaccare. Fa freddo
e nonostante l’equipaggiamento tecnico ed il cambio, pioggia e vento
ci mettono a dura prova, tanto da rendere il colore delle dita
tendente al viola. Finalmente attacchiamo il campo Taliban2 posto al
centro di una gola. Un avvicinamento silenzioso ci consente di
accerchiare il bunker dal quale provengono delle voci, che però
risultano attutite dallo scrosciare della pioggia insistente. Al
segnale concordato apriamo il fuoco, decine di BB raggiungono il
bunker colpendolo su tutti i lati. Due minuti e l’ingaggio termina
con esito positivo. Salutiamo i simpaticissimi ragazzi della
controinterdizione e ringraziamo sentitamente Lupo, Veleno, Nebbia,
Mattonella e tutti i Legionari Romani per averci permesso di vivere
questa esperienza indimenticabile.
Un saluto.
OVER.
Diomede e Kuio
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